Cittadinanza onoraria, l’imprenditore Enzo Angiuoni si commuove e lancia un messaggio di speranza ai giovani: “Ci sono opportunità per tutti ma bisogna andare avanti e crederci”. Il sindaco Spagnuolo: “La sua vita in sacrificio, dedizione al lavoro, ambizione e generosità”. FOTO e VIDEO
Pubblicato in data: 21/12/2013 alle ore:23:19 • Categoria: Attualità, Video interviste •“Dovete andare fuori per imparare. L’importante è avere un sogno e crederci. Ai giovani dico: le occasioni ci sono. Ci vuole l’idea giusta. Ci sono le opportunità per tutti ma bisogna andare avanti e crederci”. E’ il messaggio di speranza che l’imprenditore tessile Enzo Angiuoni, originario di Atripalda ma da oltre 50anni trapiantato al Nord ha voluto lanciare ai giovani nel giorno della cittadinanza onoraria conferitagli dal Consiglio comunale all’unanimità riunito in seduta straordinaria.
La sua è la storia di tanti giovani irpini che a 17 anni furono costretti a lasciare l’Irpinia per emigrare al Nord in cerca di fortuna. Con lui la classica valigia di cartone piena di sogni e tante speranze. In Brianza, dopo anni di gavetta, ha dato vita alla sua azienda “Enzo degli Angiuoni spa”, industria tessile che opera sul mercato internazionale con oltre cento dipendenti. Il riconoscimento ieri per il suo forte legame con la città d’origine, dove si è reso protagonista di tanti atti di liberalità nel corso degli anni come spiega il sindaco Paolo Spagnuolo: “Oggi è un momento storico per la mia Amministrazione, istituiamo l’albo dei cittadini onorari. Lo facciamo con una persona che merita. Angiuoni deve assurgere ad esempio per tanti giovani della nostra città. La sua vita è stata scandita da quattro parole chiave: sacrificio, dedizione al lavoro, ambizione e generosità. Questo è il monito che va dato ai giovani. Sacrificio perché da giovane lascia la città d’origine, i suoi affetti più cari perché questa terra aveva un tessuto economico che non poteva rispondere alle sue ambizioni. Dedizione al lavoro: nei primi anni in Brianza non è stato facile. Si è presentato con la classica valigia di cartone con capacità nascoste. Poi ambizione: se non fosse stato ambizioso sarebbe rimasto in Brianza come capo reparto o persona di fiducia di un imprenditore. Ma l’ambizione, se accompagnata dalle capacità, come era nel suo caso, gli ha consentito di fare il grande salto di qualità. Poi la generosità che lo lega alla città: avendo raggiunto una posizione economica e sociale di rispetto ritorna in questa terra con generosità, con atti di liberalità che hanno visto beneficiare tanti atripaldesi. Ha lasciato Atripalda ben sapendo che i valori umani che questo tessuto sociale atripaldese gli ha trasferito gli sarebbero serviti poi consentendogli di primeggiare anche in Lombardia”.
E così la cittadina del Sabato ieri mattina ha abbracciato nell’aula consiliare tra gli applausi uno dei suoi figli visibilmente commosso quando l’attore Luigi Frasca ha interpretato la sua biografia. “Sono onorato e felicissimo di questa riconoscenza e ringrazio tutti – ha concluso Angiuoni – Sono partito che avevo 17 anni lasciando Atripalda. Oggi qui rivedo tanti amici della mia infanzia, un flash di vita passata. Atripalda la rivedo sempre con gli occhi di quando sono dovuto andare via. Sono sempre belli i posti in cui sono nato e cresciuto”.
Poi in chiusura il lungo applauso con la consegna da parte del primo cittadino del prestigioso riconoscimento. Ecco brevemente gli interventi dei vari consiglieri comunali:
Flavio Pascarosa: Il nostro caro Enzo rappresenta per noi una vera e propria eccellenza. E questa è una vera e propria operazione di marketing. Caro Enzo hai avuto un cursus vitae particolare dopo aver laciao a 17 anni Atripalda con la tua valigia di cartone piena di speranze. Puoi ritenerti un beneficiato della fortuna. La fortuna quando ti ha cercato tu l’hai saputa cogliere. Conosciamo le tue doti umani e sentimentali. Il tuo rapporto con Atripalda è rimasto indissolubile.
Lello Barbarisi: La città è qui per te. Un riconoscimento in vita. Enzo è una persona speciale. Non si è mai sottratto all’amore e forte è il suo legame con la città. Non siamo qui per fare l’elenco delle beneficenze ma per riconoscere all’amico Enzo per la maniera sempre silenziosa con la quale si offre all’altro, lontano dalla necessità di apparire. Grazie a nome mio e di tutti gli atripaldesi.
Mimmo Landi: a nome del gruppo consiliare dell’udc accogliamo con entusiasmo ed emozione la cittadinanza onoraria ad Enzo Angiuoni che ha dimostrato un attaccamento sincero e concreto ad Atripalda. Esempio di generoso impegno. Verso questo suo forte attaccamento alla città frutto di unanime consenso. Una comunità attenta ha il dovere di educare i giovani indicando le strade da seguire e nell’essere cittadini. Proprio per questo il conferimento della cittadinanza deve essere un modello a cui ispirarsi per i giovani ai quali va lanciato il messaggio anche del suo forte legame con la città di Atripalda.
Massimiliano Del Mauro: questa mattina il Consiglio comunale ha il piacere di conferire la cittadinanza ad un figlio di questa città che ha avuto il merito e la fortuna di realizzarsi non dimenticando la sua città. Ha avuto il merito di spendersi in tutti i sensi quando ha potuto per Atripalda. Vi sono tanti altri atripaldesi che avrebbero potuto fare tanto per la città e non lo hanno fatto. E’ questo è un merito. Lo ha realizzato grazie a meriti suoi. Ci ricorda però di una città da cui è dovuto andare via, avendo capito che non vi erano qui le possibilità di realizzarsi. Una città ed una Irpinia che non potevano dargli quelle opportunità che cercava. Il monito che va alla classe politica, nella giornata che festeggiamo Angiuoni, è quello di un impegno maggiore visto che l’Irpinia sta vivendo, soprattutto quella dell’alta provincia, di nuovo lo spopolamento. Un fenomeno triste che va arginato subito. Il desiderio e che i giovani brillanti come Enzo Angiuoni possano realizzarsi qui e non debbano necessariamente andare via.
Ulderico Pacia: conosco la sua famiglia che è splendida. Non conosco lui personalmente ma conosco il suo amore per Atripalda. Un industriale che non ha mai dimenticato la sua città con aiuti spontanei che altri non hanno fatto. Sono orgoglioso e felicissimo. Lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per Atripalda.
Raffaele La Sala: evidenzio due omissioni nel discorso del sindaco in buona fede: come ex sindaco non c’è solo De Vinco ma anche il sottoscritto e non è la prima cittadinanza onoraria. Certo quella che oggi conferiamo ad Enzo Angiuoni acquista maggiore peso. Oggi è un giorno di festa. Salutiamo un amico ed una storia personale. Che solennemente consegniamo agli atti e alla storia pubblica della nostra città. Rendiamo onore ad uno di noi alle speranze di un ragazzo che 55 anni fa lasciava Atripalda per conservarla intatta nel proprio cuore. Oggi è un giorno di festa ma non buono per la nostra città. E chi più di lui può saperlo meglio di noi essendo stato chiamato tante volte a gesti di solidarietà. Le attività imprenditoriali in Irpinia sono solo una pallida memoria. Il commercio cittadino è allo stremo travolto da una crisi di modelli ed identità, da obblighi legislativi farraginosi e vessati da una tassazione altissima. Significherà qualcosa se il Consorzio agrario certifica la sua fine, se non abbiamo un teatro, se non siamo stati capaci di rendere operativo il centro Pmi, costretti ad alienarlo. Ma ci sono tanti esempi di giovani che danno onore e prestigioso. Grazie Enzo perché non hai dimenticato la tua famiglia, perché nei tuoi intatti sentimenti forse possiamo ritrovare la scintilla di una storia che si stava spegnendo.
Valentina Aquino: a nome del gruppo consiliare del pd è bello conferire ad un cittadino che ha sempre tenuto Atripalda nel cuore un riconoscimento come la cittadinanza onoraria.
A seguire una commovente interpretazione dell’attore Luigi Frasca che ha letto la biografia dell’imprenditore tessile che si è più volte commosso. Poi un lungo applauso ha seguito il conferimento della cittadinanza onoraria all’unanimità.
Poi gli interventi dell’ex sindaco Andrea De Vinco: Ti voglio ringraziare per quello che hai fatto a nome degli ex amministratori. Credo che tutti idealmente sono grati in questa continuità per la tau passione ed amore.
Lello Labate: a nome dell’associazione Pro Loco è un piacere essere qui. Noi ci siamo spesi e prodigato con l’amico Sabino Ciaramella per questa festa oggi. Per sottolineare l’esempio che Enzo ci insegna a noi tutti: amate il vostro paese, è unico. Amatelo tutti i giorni come noi cerchiamo di farlo ogni giorno. Questo è il messaggio che ci insegna Enzo.
Poi infine gli interventi della professoressa Di Paolo, dell’artista Enzo Angiuoni e di Antonio De Pascale a nome del Circolo Amatori della bici e di Manlio Berardino del Centro di volontariato di Atripalda.
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