Festeggiamenti San Sabino, dopo la due giorni il presidente del Comitato Giovanni D’Agostino getta la spugna
Pubblicato in data: 11/2/2014 alle ore:11:30 • Categoria: Attualità •Festeggiamenti San Sabino, dopo la due giorni di festa il coordinatore del Comitato Giovanni D’Agostino (nella foto) getta la spugna. Alla base della scelta una certa amarezza per le critiche espresse al comitato.
Si è chiusa in città la festività in onore del Santo Patrono, San Sabino Vescovo tra falò, concelebrazione eucaristica con il vescovo Marino e la distribuzione della Santa Manna. Rinviata per il maltempo invece la processione con le statue del Santo e di San Romolo Diacono a domenica 16 febbraio, alle ore 12. “Si chiude con un bilancio positivo – commenta il coordinatore del Comitato festa, Giovanni D’Agostino -. L’affluenza è stata notevole, sia nel giorno della vigilia, quando in piazza Umberto è stato acceso il focarone, che poi il giorno dopo con la messa concelebrata dal vescovo Marino quando una folla di fedeli si è recata nella chiesa madre di S.Ippolisto Martire per ricevere la Santa Manna“.
A parlare è il presidente del comitato festa pronto ora a passare il testimone. “I motivi sono tanti – prosegue il giovane presidente, appena ventisette anni per lui – vista la crisi economica non si riesce più ad allestire un programma dignitoso per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono. Anche i componenti del comitato anno dopo anno si sono ridotti sempre di più perché presi dagli impegni di lavoro visto che tutto quello che si fa è solo atto di volontariato. Ringrazio perciò tutti, l’attuale amministrazione comunale e quella precedente. Il mio impegno continuerà anche se non più nelle vesti di coordinatore“.
D’Agostino è stato presidente del Comitato per ben quattro anni, nominato dal parroco don Enzo De Stefano nel 2010. Il suo impegno è iniziato già nel 2001 quando collaborò per la riuscita della Festa di Sant’Anna. Poi nel 2004 entra a far parte del Comitato festa di San Sabino fino alla nomina di presidente. Alla base della scelta perciò una certa amarezza.
“Lascio un comitato con un bilancio in attivo nelle mani del parroco – prosegue -. In questi anni ho maturato anche un’amarezza perché le persone pensano che chi fa parte di un comitato abbia un tornaconto economico personale. Invece non è così, anzi tutto si basa sul volontariato e se la festa va male c’è il rischio di rispondere personalmente non avendo nessuno alle spalle. Ci siamo basati solo sulle forze dei cittadini. Mi hanno ferito le critiche al comitato, che non fanno altro che far morire la tradizione in città. Naturalmente bisogna saper spendere i soldi raccolti con le donazioni dei cittadini per non andare in passivo. In questi anni ho ricevuto anche qualche porta in faccia per non aver fatto l’interesse di qualche persona. Il Comitato in quattro anni è cresciuto, con la realizzazione di un sito internet dedicato alla storia della parrocchia e del Santo Patrono per consentire così anche ai fedeli che vivono lontano di poter seguire i festeggiamenti. Accanto all’omaggio floreale inoltre, abbiamo introdotto la consegna della chiave da parte del sindaco al Patrono nel giorno del 16 settembre. Infine sono ritornati i fuochi pirotecnici dopo aver individuato un sito idoneo ed il carro che porta la statua del santo partono in processione per la città, che mancava da dieci anni. Mi auguro che si faccia avanti qualche persona o imprenditore che voglia portare avanti la festa“.
pur non condividendo la scelta perchè, a mio avviso chi si impegna e lo fa onestamente come te non deve preoccuparsi di qualche critica,e comunque grazie di tutto quello che ai fatto.
sei un ragazzo in gamba,nonostante la tua giovane età
A Giovanni D’Agostino mi permetto di consigliargli di non correre dietro alle polemiche. I bastiancontrari ci sono sempre stati, fanno parte del folcrore paesano. Una cosa è certa: se ti fa piacere impegnarti, continua pure a farlo, l’importante che non venga meno la serietà, la trasparenza e cosa importante la pubblicazione del bilancio. Se ti atterrai a queste tre condizioni, non dovrai dar conto a nessuno. Farai quello che potrai senza crearti problemi. La festa deve essere soprattutto religiosa, tutto il resto, senza soldi, chiaro che non si potrà pretendere il grande evento.
Ti voglio ricordare un detto antico: SENZA SOLDI NON SI CANTANO MESSE.
GIOVANNI MA CHE FAI? COME ALL’ASSESSORE IANNACCONE CHE SI DIMETTE OGNI 15 GIORNI? RIPENSACI.
Per Pierpaola.
Ottimo paragone. Ma purtroppo a chi lo dici.
ha fatto bene a dare le dimissioni.
Quella festa organizzata l’anno scorso a settembre era veramente ridicola. Quella fiera delle bancarelle in piazza non merita nessuna apertura di credito. Se un presidente di comitato festa organizza quello sperpetuo, è meglio che si dimette. Le critiche sono state giustissime. Avanti un altro
Se quest’atto di autolesiosimo è nato da una mancata partecipazione degli Atripaldesi- Ripensaci. Tu, scusami per averti dato del tu, stiamo scontanno ò peccato rà vecchia. Fai una bella potatura e sarai ripagato da tante soddisfazioni. Crea un gruppo di giovani è quei personaggi con esperienza restali ai box. Fai in modo di far partire la festa da “0”, tra qualche anno vedrai i frutti. Nulla togliendo che le critiche comunque ci saranno.
brava Pierpaola:
mi sembra di ricordare che D’Agostino s’era già dimesso altre 6 volte
Caro Giovanni non intendo affatto criticare la tua decisione però se è come credo che sei, tale e quale a tuo padre, secondo me stai sbagliando. Non mollare e se la cosa ti può essere d’aiuto posso anche darti una mano concreta collaborando con te nel Comitato in prima persona.
Ricorderai senz’altro le manifestazioni che, sebbene di tutt’altra natura, abbiamo organizzato nel Comando di Polizia Municipale, dove il lavoro materiale veniva fatto solo da noi Vigili (me, tuo padre e qualche altro in prima persona) quindi saprai anche le vicissitudini ed i sacrifici che abbiamo affrontato rimettendoci anche qualche soldo di tasca, bene questo ti deve essere di sprono ed incoraggiamento. Non dimenticarti che grazie al presepe voluto dal Comando Vigili e sistemato davanti alle Croci di San Pasquale è stato ripristinato quel luogo che era abbandonato e mezzo diroccato.
D’altra parte devi capire che solo chi non fa non riceve critiche quindi come diceva il sommo Dante: “… non ragioniam di lor ma guarda e passa …” (frase erroneamente conosciuta come “… non ti curar di loro ma guarda e passa …”).
Forse Colui che ti riconoscerà tutto il lavoro fatto lo potrà fare solo alla tua dipartita, speriamo tra 100 anni e più.
Chiamami e ne potremo parlare, saluti lucio solimene.
abbandoniamo tutto e tutti .. il paese andrà a finire nelle mani di quattro delinquenti ..
Goditi la tua gioventù.