Luppolo e Farina, convegno “Le eccellenze irpine e le intolleranze alimentari”
Pubblicato in data: 1/9/2014 alle ore:21:19 • Categoria: Cultura •Un’area metropolitana in grado di coniugare in una filiera produttiva le eccellenze locali. Questa l’idea proposta dagli autorevoli interventi al secondo convegno organizzato nell’ambito della manifestazione “Luppolo e Farina” dal 4 al 7 settembre in piazza Kennedy ad Avellino dal tema “Le eccellenze Irpine e le intolleranze alimentari”. L’appuntamento è stato occasione di discussione sui temi che legano i prodotti locali allo sviluppo territoriale, alla ricaduta occupazionale e alla tutela del territorio in relazione al dibattito sulle trivellazioni petrolifere. « Unire le aree di Avellino, Benevento e Salerno per creare una grande filiera produttiva attraverso un marchio tipico del Sud perché abbiamo bisogno di qualità ma anche di quantità di produzione – interviene l’On. Corrado Martinangelo del Ministero dell’Agricoltura -. Il Made in Italy funziona se funzionano i prodotti tipici agroalimentari del sud, ma manca la rete delle imprese, per questo occorre una svolta epocale nel Mezzogiorno. L’agricoltura è azione prioritaria del Governo Renzi perché considerata uno dei punti strategici intorno costruire un’azione economica e di sviluppo per il Paese». Il settore agricoltura è, infatti, inserito nel decreto legge “competitività” pubblicato il 20 agosto in cui ci sono dieci azioni dedicate ai giovani con incentivazioni all’occupazione, benefici fiscali per chi assume, mutui a tassi agevolati, semplificazioni per le imprese e velocizzazioni di tempi. «Questa è una giornata di riflessione alla vigilia di un’importante manifestazione, sul tema dell’agroalimentare si gioca una partita importante – afferma l’On. Massimo Fiorio, vice presidente Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati -. Nonostante la mancata politica registrata sul comparto dell’agricoltura, le performance migliori in tempo di crisi le stanno dando proprio le aziende agroalimentari, ma spesso c’è poca attenzione alla rispondenza con le esigenze del consumatore, ecco perché sono essenziali promozione e commercializzazione ma anche uno snellimento dei controlli attraverso un sistema che sollevi i produttori da certe ansie di non poter rispondere mai adeguatamente». L’appuntamento è stato, infatti, occasione di discussione sui temi che legano i prodotti locali allo sviluppo territoriale, alla ricaduta occupazionale e alla tutela del territorio in relazione al dibattito sulle trivellazioni petrolifere. La sfida dell’agricoltura che si lega all’ambiente in un’ottica di sviluppo e supportata da una più efficiente azione istituzionale: «la qualità e la tipicità non sono termini astratti – afferma On. Simone Valiante membro Commissione Agricoltura Camera dei Deputati -l’agricoltura è l’unico settore con dati in aumento ma soprattutto al Sud è molto al ribasso rispetto alle proprie potenzialità. Ecco perché è importante un nuovo orientamento e una strategia di lunga durata che sappia rispondere ai cambiamenti e alle nuove esigenze anche per poter rispondere ad esigenze occupazionali utilizzando ad esempio i territori abbandonati». Puntare sulle eccellenze territoriali e non sul futuro incerto legato alle trivellazioni, secondo l’on. Giancarlo Giordano Commissione Scienza e Cultura Camera dei Deputati: «L’ambiente in tempo di crisi è l’elemento più fragile, serve un impegno trasversale delle forze in campo, questo territorio è aggredito da quanto sta accadendo sul piano delle trivellazioni. L’Irpinia ha fatto delle scelte sbagliate anni fa, ora deve recuperare e puntare sulle specificità attraverso un rinnovato senso di cittadinanza attiva». Tra agricoltura e lavoro il passo sembrerebbe breve: «ringrazio associazione Verde Irpinia che sta offrendo momenti di confronto importanti per la comunità ma anche per chi dovrà agire sul piano normativo – interviene la deputata irpina On. Valentina Paris della Commissione Lavoro –. Acqua, aria e terra sono eccellenze irpine che non appartengono al territorio. Adesso serve l’intervento della politica, abbiamo ancora possibilità di evitare che vengano fatti i buchi delle trivellazioni attraverso le scelte di chi si candida ad amministrarci». Intervenuto anche Giulio De Angelis, presidente Confcommercio di Avellino che ha patrocinato l’iniziativa e Giulia Corrado in rappresentanza dell’Aic e del programma alimentazione fuori casa «nato 35 anni fa con lo scopo di tendere più semplice la vita al celiaco, che non è un malato ma soltanto individuo intollerante al glutine. Ecco perché grazie a questa associazione abbiamo creato un network internazionale di ristoranti per celiaci (1.500 in Italia e 300 in Campania) grazie ai quali anche il celiaco possa avere una vita serena e tranquilla». Presente per i saluti istituzionali il sindaco di Avellino Paolo Foti: «E’ un percorso di grande spinta per la valorizzazione del nostro territorio. Un territorio che – afferma Foti – non abbiamo valorizzato abbastanza e messo in rete efficacemente e che in questo momento corre il rischio di essere rovinato dalla fantomatica novità del petrolio, un’ipotesi non coerente con la possibilità di fare rete nella nostra provincia e di mettere sul mercato nazionale le nostre eccellenze. Mi auguro che nella nostra provincia non si pensi più alla politica dell’io ma quella del noi nell’interesse della nostra comunità».
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