Offese sul web, Lello La Sala (Piazza Grande): “Barbarisi ha il dovere di chiarire per continuare a guardarsi negli occhi”
Pubblicato in data: 8/9/2014 alle ore:20:30 • Categoria: Attualità, Lista "Piazza Grande", Politica •Credo che le procedure in corso a carico del Consigliere Comunale Raffaele (Lello) Barbarisi (ex art. 595 terzo comma codice penale), ex vice segretario udiccino di Atripalda, oggi approdato a non precisati lidi, meritino una preliminare riflessione. Di metodo e di stile. Intanto la ‘storia’ (fatte salve tutte le garanzie previste dalla legge e fatta la tara dell’imponderabile) è davvero una brutta storia ed offre uno spaccato opaco, e perfino inquietante, del degrado attuale del confronto politico. Che è stato spesso scontro duro tra uomini e fazioni e talvolta è persino degenerato in rissa, ma che si faceva almeno guardandosi in faccia. Era questa lealtà di fondo, che bollava l’anonimato come un mediocre esercizio di viltà, a fare quasi sempre salva la sostanza dei rapporti personali e a fare della nostra Città, un tempo neppure troppo lontano, un riconosciuto ed innovativo laboratorio di idee. La deriva, beninteso, non è di oggi, non riguarda solo la politica né solo Atripalda (per quanto…), ma scoprire eventualmente che si ricorra al fragile usbergo dell’anonimato tecnologico finanche dentro le istituzioni, provoca smarrimento ed amarezza. Credo che il consigliere Barbarisi, nei delicati incarichi istituzionali ai quali è tuttora preposto, abbia il dovere di chiarire, prima ancora che glielo chieda il magistrato, oppure l’obbligo morale di farsi da parte. Per continuare a guardarsi negli occhi o almeno allo specchio…
Raffaele La Sala – Coordinatore del Movimento “Piazza Grande” – Atripalda
piantatela
Non credo che il magistrato possa chiedere le dimissioni dell’assessore. Il magistrato ha un compito ben definito; stabilire se l’assessore Barbarisi ha commesso un reato oppure no.Le dimissioni sono un problema personale che l’assessore ha il dovere di prendere in esame anche per stare meglio con la propria coscienza. Detto questo il problema di fondo è : ha valutato, Barbarisi , che occupando un posto nel parlamentino atripaldese aveva ben altri mezzi per ” attaccare ” chiunque? Purtroppo ha usato il mezzo peggiore : L’ANONIMATO! Purtroppo è scivolato su una buccia di banana. Adesso deve solo metabolizzare quanto accaduto, e sicuramente capirà l’errore commesso, anche perché da “accusatore” rimane l’unico accusato.