“Ex Cathedra…” nota dell’ex capogruppo Lello La Sala: “singolare la richiesta di elevare la chiesa di Sant’Ippolisto a cattedrale”
Pubblicato in data: 25/1/2015 alle ore:23:27 • Categoria: Attualità, Lista "Piazza Grande", Politica •Confesso di aver letto con un po’ di stupore le dichiarazioni del sindaco Spagnuolo pubblicate sul quotidiano “Ottopagine”. Nell’articolo si riferisce, con tanto di virgolettato, che il sindaco, in margine ad un convegno tenutosi lo scorso giovedì presso la sala consiliare di Atripalda, ha annunciato l’intenzione di presentare una richiesta alla Curia perché la Chiesa di Sant’ Ippolisto sia elevata al rango di Cattedrale.
Per carità… il sindaco Spagnuolo può chiedere quello che vuole (ed a chi vuole…), solo che stavolta temo che l’abbia fatta proprio grossa e –come si dice- …fuori dal vaso. Non so a cosa stesse pensando esattamente l’ineffabile primo cittadino, ma devo ritenere che gli sia sfuggita la ‘sostanza’ del problema, oltre che –naturalmente- il significato stesso delle parole. Non gliene faccio una colpa, perché capita spesso che un sindaco debba ricordare in ogni sede di non essere tenuto a sapere (e Spagnuolo non fa, ritengo, eccezione) tuttavia chiedere alla Curia (e cioè al vescovo di Avellino) di trasferire la ‘cattedra’ dal Duomo alla Chiesa di Sant’Ippolisto di Atripalda, appare –comunque la si voglia mettere- una elementare ingenuità e perfino una provocazione, al limite della dichiarazione di guerra…santa al vicino Capoluogo. Sono convinto che con la sua estemporanea esternazione Spagnuolo non ambisse a tanto e sono portato a credere che si sia trattato solo di un…deragliamento semantico o di un più banale infortunio lessicale, dovuto all’irrisolto intimo conflitto tra l’apparire e l’essere. Insomma, comunque la si valuti, e la si volesse pure prendere sul serio, mentre si annuncia un ridimensionamento del numero delle diocesi e con la sussurrata riduzione a due in Irpinia (Avellino ed Ariano), la singolare richiesta di Spagnuolo è del tutto impraticabile e priva di ogni plausibile legittimazione. Di che si tratta allora…Forse Spagnuolo aveva sentito parlare da qualche parte (forse da Mons. Luigi Barbarito, da don Enzo De Stefano, o da Concetta Tomasetti…) di una richiesta già avanzata per elevare la chiesa di Sant’Ippolisto a “Basilica Minore” e non gli è parso vero –con eroico sprezzo del ridicolo- di mettere cappello sulla delicata questione, ignorando ritengo il complesso iter procedurale che si conclude con un provvedimento del Papa. (definito dagli “Acta Domus ecclesiae de titulo basilicae minoris” del 9 novembre1989).
Un iter che va avanti da qualche tempo, nonostante Spagnuolo, e che speriamo non debba subire battute d’arresto in seguito a dichiarazioni così amenamente pretestuose. E tutto questo proprio mentre meritoriamente si restituisce alla Città una straordinaria testimonianza di archeologia cristiana, la Basilica di Capo la Torre, frutto di un impegno trentennale della Soprintendenza archeologica e delle amministrazioni che si sono avvicendate alla guida della Città (beninteso anche di quella guidata da Spagnuolo, che tuttavia oggi così maldestramente se ne compiace).
Raffaele La Sala – coordinatore del movimento “Piazza Grande” – Atripalda
Riporto la definizione di “Cattedrale” tratta dall’Enciclopedia Treccani:
cattedrale agg. e s. f. [dal lat. tardo cathedralis, propr. «della cattedra»]. –
1. Chiesa c., e più comunem. la cattedrale s. f., la chiesa principale della diocesi, dov’è la cattedra, o trono, del vescovo.http://www.treccani.it/vocabolario/cattedrale/
E rinvio ad una nota del 28 giugno 2002 di Focus.it in risposta al quesito:
Qual è la differenza tra duomo, basilica e cattedrale?
“La basilica è, letteralmente, la casa del re e cioè del Signore. Viene infatti dal greco basileus, che significa re, e da oikos, che vuol dire casa. Ogni chiesa, quindi, può essere considerata una basilica, ma la Chiesa attribuisce solo ad alcune di esse tale definizione: ciò avviene in funzione della loro importanza e valore artistico. Oltre a questo, la basilica deve possedere i mezzi necessari a mantenere il decoro richiesto dal titolo.
Il duomo, dal latino domus (casa), è sempre la casa di Dio ed è la chiesa più importante di una città, per lo più in stile gotico con pilastri e volte che ne esaltano lo slancio in verticale. Se il duomo si trova presso una città che è sede vescovile, prende il nome di cattedrale, ossia la chiesa principale della diocesi, detta così perché il vescovo ha lì il suo trono o “cattedra”.
http://www.focus.it/tecnologia/architettura/qual-e-la-differenza-tra-duomo-basilica-e-cattedrale
Questa è l’ingenua preparazione culturale di Barbarisi (delegato alla cultura) e Spagnuolo (sindaco di atripalda). Immagino la faccia del vescovo quando saprà una cosa del genere.
E’ vero che in tempi passati la Chiesa ha sofferto tanto la sua commistione con il potere temporale, ma adesso che si verifica il contrario, mi sembra veramente grottesco. Forse con il pastorale in mano e la mitria in testa, il neo-vescovo Spagnuolo crede che qualcuno tornerà ad onorargli l’anello…
si vede che questo signor sindaco di atripalda davvero ignora l’argomento ecclesiastico, altrimenti non avrebbe formulata questa assurda quanto inapplicabile richiesta. Il sindaco si occupi di politica e del bene comune della sua cittadina. Forse come già detto nel vostro articolo, il buonuomo voleva che la principale chiesa cittadina sia elevata a basilica minore, cosa accettabile e ben diversa assai diversa dal titolo di cattedrale, che spetta alla chiesa ove ha sede la “cattedra del vescovo” di una determinata porzione di popolo, cosiddetta diocesi; e poi proprio in questi giorni di cui si sta parlando di riduzione e di abolizione di alcune diocesi (in italia sono troppe e molto vicine), si parla infatti nella nostra regione di diocesi come Ariano, Ischia, Sessa. Un augurio signor sindaco che studi di più la materia e per adesso la rimandiamo a settembre!