Blitz al Comune, tutto ha inizio con la denuncia del sindaco Spagnuolo: «Io? Sono molto tranquillo». FOTO
Pubblicato in data: 13/2/2015 alle ore:11:30 • Categoria: Comune, Cronaca •«Io? Sono molto tranquillo». Sono queste le poche parole che il sindaco Paolo Spagnuolo ha voluto rilasciare ieri mattina nei corridoi di Palazzo di città mentre era in corso il blitz della Squadra Mobile di Avellino. Spagnuolo si è mostrato sereno e fiducioso nella giustizia. A dare il via alle indagini era stata proprio la denuncia del primo cittadino presentata giorni fa in Questura. Una denuncia che sarebbe scattata dopo alcune verifiche effettuate dai funzionari contabili dell’Ente che avrebbero riscontrato delle anomalie nelle buste paga dei quattro dipendenti comunali impegnati nei settori più sensibili della macchina amministrativa: quello della ragioneria, del personale e delle notifiche. Anomalie gravi da spingere il sindaco a rivolgersi in Questura e Procura per denunciare i suoi sospetti. Una denuncia circostanziata quella presentata dal sindaco Spagnuolo che ha spinto ieri mattina la Squadra mobile ad entrare in azione con quindici agenti.
Un blitz che era nell’aria da giorni, tanto che Spagnuolo giorni fa aveva accennato della vicenda e della denuncia presentata alle autorità competenti anche nella riunione di maggioranza, informando così giunta e consiglieri di quello che stava accadendo. I quattro dipendenti erano da giorni sotto controllo.
Ieri mattina sono state passate a setaccio tutte le stanze dei quattro e anche quella del sindaco alla ricerca di materiale informatico e cartaceo contabile che ora sarà vagliato sotto la lente d’ingrandimento. Nel comune sarebbero state posizionate anche delle cimici in modo da poter raccogliere notizie utili ai fini dell’indagine.
Un’inchiesta che si preannuncia ad ampio raggio e che prende le mosse dal 2011 quando per quattro dipendenti di lungo corso, tra cui uno facente parte proprio dello staff del primo cittadino, è caduta l’accusa di aver perpetrato in quattro anni condotte illecite che si concretizzavano «nel modificare le proprie buste paga ed i mandati di pagamento, al fine di inviarle alla tesoreria con dati contabili modificati a loro vantaggio e con conseguenziale ritorno economico che si assicuravano ogni mese – scrive in una nota la Questura di Avellino -. Le perquisizioni e l’attività di intelligence della Polizia di Stato hanno portato a cristallizzare le dinamiche criminali adottate dagli indagati che, approfittando della loro posizione funzionale in seno al Comune, riuscivano ad eludere i controlli, percependo ogni mese quasi il doppio dello stipendio».
Poche ore prima del blitz gli agenti hanno anche perquisito le abitazioni dei quattro impiegati comunali alla ricerca di indizi utili al prosieguo delle indagini. Le persone oggetto dell’inchiesta hanno fornito piena collaborazione, sia spontaneamente che attraverso il proprio legale. Alcune di loro nei giorni antecedenti il blitz si sarebbero presentate presso la locale stazione dei carabinieri per presentare dichiarazioni spontanee. Non si esclude che nelle prossime ore ci possano essere importanti risvolti giudiziari.
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