Regionali, presentata la lista del Psi guidata da Arturo Iaione: «Caldoro non è un vero socialista». FOTO
Pubblicato in data: 9/5/2015 alle ore:12:30 • Categoria: Nuovo Psi, Politica •«Caldoro non è un socialista ma ha utilizzato il partito solo come un taxi consegnandosi poi a Silvio Berlusconi. Il Psi ha una storia di circa 200 anni, annovera tra i suoi uomini persone come Nenni, Pertini, De Martino, Saragat e Turati. Questa storia non può essere certo trasfigurata in una storia di centrodestra dove ci sono postfascisti, leghisti ed anarchici. La nostra storia è nel centrosinistra».
Ci va giù duro il capolista del Psi alle regionali, l’avvocato Arturo Iaione, contro il governatore uscente Stefano Caldoro. Ci tiene a rimarcarne le differenze nella conferenza stampa di presentazione della lista, svoltasi ieri mattina nell’ex sala consiliare di Atripalda. Con lui il vicesegretario provinciale Pasquale Iallonardo e gli altri tre componenti della lista irpina a sostegno del candidato governatore Enzo De Luca: Pellegrino Del Regno, Irene Masciola ed Agata Tarantino. Iaione spiega anche le regioni della presenza del Psi con il proprio simbolo: «Il rinnovamento non può essere la sostituzione semplicemente del candidato o del nuovismo o giovanilismo. Il rinnovamento sta nella capacità di saper interpretare e capire le esigenze del territorio e cambiare la politica che si è solo preoccupata dell’arricchimento personale. Anche in regione abbiamo assistito all’interpretazione della politica come il raggiungimento di uno scranno, di un’indennità per la vita e la possibilità così di elargire prebende ad amici e gruppi vicini. Con De Luca, anche con i suoi grandi limiti di natura caratteriale, vogliamo chiudere con la politica del passato. Eliminando le consulenze che costano 16 milioni utilizzando invece tali fondi per al gente. Puntiamo ad eleggere un rappresentante irpino dei socialisti che si impegni per i problemi delle aree interne, aiutando gli amministratori locali ad utilizzare i finanziamenti per creare sviluppo. In questa regione ci sono ragazzi che hanno idee e progetti validi, ci vogliono le istituzioni che credano in loro e li aiutino». Poi spiega le ragioni della sua discesa in campo «perché credo in queste cose perché la mai storia politica è rappresenta dall’onestà, che è un dato che ti porti dentro, non è un titolo di merito perché gli amministratori socialisti di questa provincia sono rimasti indenni. Per cui scendiamo in campo per dare un contributo necessario a questa terra per ripartire sui temi della sanità, trasporti, soppressione dei tribunali minori. Crediamo in questa battaglia e nel lavoro che vogliamo intraprendere, perché amiamo questa terra».
Un simbolo ed una storia da difendere secondo Pellegrino Del Regno: «Spero che da Avellino possa essere eletto un consigliere alla Regione. Rivolgo perciò un appello a tutti i socialisti: la Regione ha bisogno di un rappresentante irpino che porti al tavolo regionale i problemi della nostra provincia visto che siamo stati bistrattati con questa giunta Caldoro. E’ arrivato l’ora che Avellino con i suoi compagni socialisti possa avere un eletto alla Regione. Se ci impegniamo tutti, questo obiettivo potrà essere raggiunto».
Orgogliosa di essere socialista è la candidata Agata Tarantino: «sono socialista. Sembra una cosa strana, fuori dal mondo. Per me è motivo di grande orgoglio essere candidata con questo simbolo, la presenza socialista serve non al partito ma all’Irpinia che in questi 5 anni è uscita fuori da tutte le strategie di sviluppo della Campania. Non c’è più nulla se non la disaffezione della gente. Questo è grave, è l’emblema del fallimento della politica che alla provincia di Avellino non ha portato nulla. Siamo pieni di cattedrali nel deserto, sprecando fondi ed opportunità grandissime. E mi sembra strano che persone che abbiano gestito la politica per 5 anni dicano ora che questi sono i problemi da risolvere. In questi 5 anni mi chiedo dove sono stati? Noi siamo irpini con orgoglio socialista, di un partito che dopo anni sta crescendo. Ritrovare un orgoglio e un’identità è stato un percorso lungo e difficile. Una tradizione che vogliamo ricostruire, ma non per numeri o potere, ma per una tradizione di valori che hanno reso grande questo paese, questa regione e questa provincia. La nostra collocazione è stata sempre qui, nel centrosinistra. Non ci siamo mai mossi».
Infine la candidata Irene Masciola come impegno di mamma, professionista e cittadina: «mi sono affacciata alla politica semplicemente perché sono arrabbiata nei confronti della politica regionale e locale e voglio dare il mio contributo per cercare di cambiare nel mio piccolo le condizioni di vita dei cittadini. Sono contro la politica di Caldoro perché non ha fatto nulla per le famiglie, la scuola. Come professionista ho assistito alla chiusura dei tribunali minori e come cittadina la scure su sanità e trasporti. Perciò dobbiamo ribaltare il napolicentrismo a favore delle aree interne abbandonate da tutti per farle diventare il centro culturale e commerciale di una volta».
Che “BELLE” parole Avv.Iaione, Post fascisti, leghisti ed anarchici.
Quando ti sei “Alleato” andava tutto bene.
“Oh cavallina, cavallina storna Tu che portavi colui che non ritorna”.
Anche questa è storia.