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Don Enzo De Stefano è il nuovo Vicario del Vescovo Marino

Pubblicato in data: 15/8/2015 alle ore:10:47 • Categoria: Attualità

don-enzoDon Enzo De Stefano lascia Atripalda, sarà il nuovo Vicario del Vescovo Francesco Marino. L’annuncio ufficiale si terrà questo pomeriggio nel duomo di Avellino quando il Vescovo durante la S. Messa in onore dell’Assunta leggerà la lettera che ha inviato a tutti i presbiteri. Per l’ormai ex parroco di S.Ippolisto la nomina viene in coincidenza con i quarant’anni di sacerdozio. Don Enzo è stato ordinato da Mons. Venezia il 16 agosto 1975. Ad Atripalda è parroco dal novembre del 2001. Molto impegnato in diocesi, dal 1982, dove ha ricoperto diversi incarichi: nel 1982 il vescovo Venezia gli affidò la cura e la formazione del diaconato e dei Ministeri Laicali. Con Monsignor Pierro è stato direttore dell’ufficio Missionario mentre con Forte ha assunto la direzione dell’Ufficio Liturgico. Con Sua Eccellenza Marino gli era stata affidata la Cancelleria della Curia e faceva da guida spirituale al settore adulti di azione cattolica. Ora arriva a cavallo di ferragosto la nomina a Vicario, un momento importante nella sua vita pastorale. Domani alle ore 18 e 30 Don Enzo concelebrerà una Messa con sua Eccellenza Francesco Marino dove festeggerà i suoi 40 anni di sacerdozio e saluterà la comunità atripaldese che dovrà attendere l’arrivo del nuovo parroco che non è stato ancora nominato. A Don Enzo vanno gli auguri della redazione e della proprietà di AtripaldaNews e MercoglianoNews per l’importante incarico che saprà svolgere al meglio come ha sempre fatto finora nella cittadina del Sabato.

 

 

 

 

 

Di seguito vi riportiamo la lettera di Mons. Francesco Marino:

Avellino, 14 Agosto 2015.

A voi tutti cari Fratelli nel Presbiterato e nel Diaconato un cordiale saluto con l’augurio di vivere questo tempo “di ferie” nella grazia del Signore e nella serenità dello spirito!
Auguro un tempo fruttuoso per tutti e per ciascuno sia spiritualmente sia pastoralmente! Voi che avete risposto con fede e generosità alla chiamata del Signore che vi ha scelti per essere ministri del suo gregge. Non lasciamoci impaurire dalle difficoltà e dalle sfide del mondo attuale (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 52-75), che rendono oggi ancora più ardua la nostra missione, ma poniamo insieme la vostra fiducia nel Signore, a imitazione dei primi discepoli e di san Pietro, il quale esclamò: «Sulla tua parola getterò le reti!» (Lc 5,5), anche noi chiamati, con i nostri fratelli e sorelle religiosi e laici a incarnare il mistero della Chiesa di Avellino, a porre alla base della nostra missione la Parola di Gesù, per offrire speranza agli uomini e alle donne del nostro bel territorio irpino.

Nei giorni scorsi abbiamo insieme vissuto l’evento straordinario dell’Ordinazione episcopale del nostro “don Sergio”. Ringrazio tutti per aver reso con la vostra partecipazione fraterna ancora più gioiosa e significativa nella fede a quell’evento che, essendo innanzitutto dono di Dio, onora la nostra chiesa e fa anche appello al nostro cuore per una sempre più generosa e grata responsabilità al servizio del Regno di Dio. Dopo l’ingresso del vescovo Sergio nella diocesi sorella di Ariano Irpino – Lacedonia, avendo fatto le consultazioni necessarie – ringrazio in particolare coloro che in questi mesi hanno voluto corrispondere al mio invito del 12 giugno scorso, durante il ritiro spirituale, a offrirmi le valutazioni necessarie per il mio personale discernimento -, desidero comunicarvi che ho chiesto al rev.mo parroco d. Enzo DE STEFANO di assumere l’incarico di Vicario Generale della diocesi ed egli, dopo le opportune riflessioni, ha accettato. Lo ringrazio di cuore! Esorto ora tutti voi a dargli la collaborazione e il fraterno, cordiale sostegno per l’oneroso incarico che gli ho affidato. Ancora per qualche mese continuerà a curare la comunità parrocchiale di S. Ippolisto in Atripalda, che in seguito verrà affidata ad altro parroco.

Ci sentiamo tutti più rafforzati nelle varie dimensioni della vita e del ministero che ci è stato affidato, che rispondono alla missione fondamentale della Chiesa: annunciare il Vangelo (Esort. ap. Evangelii gaudium, cfr 19-49) e, preparandoci a un nuovo anno pastorale come chiesa diocesana, vogliamo avvertire ancora più imperiosa la necessità di una conversione missionaria; una conversione che riguarda ogni battezzato e ogni parrocchia, ma che naturalmente noi ministri siamo chiamati a vivere e testimoniare per primi, in quanto guide del popolo di Dio. Pertanto ci incoraggiamo reciprocamente a ordinare la nostra vita e il nostro ministero a questa trasformazione missionaria che interpella oggi l’insieme del Popolo di Dio.

Papa Francesco ci ricorda che al centro di questa conversione missionaria della Chiesa c’è il servizio all’umanità, a imitazione del suo Signore che ha lavato i piedi ai suoi discepoli. La Chiesa, in quanto comunità evangelizzatrice, è chiamata a crescere nella prossimità, ad accorciare le distanze, ad abbassarsi fino all’umiliazione se è necessario e assumere la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 24). Come rendere più possibile, sempre più testimoniale tutto questo? L’esercizio quotidiano del nostro ministero in mezzo ai fedeli indichi a tutti noi, al vescovo innanzitutto, con il presbiterio e il collegio dei diaconi, la modalità concreta per comportarci come «coloro che servono», avendo sempre sotto gli occhi l’esempio del Buon Pastore, che è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita per tutti!

Per quest’anno della Misericordia che si avvicina, sentiamo il bisogno di incarnare la nostra ministerialità nella forma dei servitori, di coloro che sanno mettersi in ginocchio davanti agli altri per lavare loro i piedi. Uomini vicini alla gente, padri e fratelli miti, pazienti e misericordiosi; che amano la povertà, sia come libertà per il Signore, sia come semplicità e austerità di vita.

Carissimi, stiamo vivendo il tempo del cammino sinodale sulla famiglia. Mentre esorto a farvi promotori di iniziative di preghiera per la prossima Assemblea del Sinodo sulla famiglia – ricordo anche la veglia in Piazza S. Pietro sabato 3 ottobre dalle ore 18 alle 19,30 organizzata dalla CEI – , mi piace sottolineare con voi che le famiglie sono alla base dell’opera evangelizzatrice, con la loro missione educativa e con la partecipazione attiva alla vita delle comunità parrocchiali.
Ci incoraggiamo a promuovere la pastorale familiare, affinché le famiglie, accompagnate e formate, possano dare sempre meglio il loro apporto alla vita della nostra Chiesa e della società.
Santa Maria Assunta in Cielo e Stella dell’Evangelizzazione, ci accompagni con la sua tenerezza materna. Un fraterno abbraccio a tutti!

+ Francesco Marino, vescovo

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