Comune, “Stranezze e paradossi di un capitolato”: esposto di Lello La Sala (Piazza Grande)
Pubblicato in data: 9/3/2016 alle ore:10:10 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Esposto dell’ex consigliere comunale Lello La Sala al Prefetto di Avellino, al Sindaco di Atripalda, ai Consiglieri comunali di Atripalda, al Segretario Generale del Comune di Atripalda, alla Centrale Unica di Committenza Valle del Sabato-Aiello del Sabato, alla Procura della Repubblica di Avellino, alla Corte dei Conti e al Comando della Stazione dei Carabinieri di Atripalda.
Con l’esposto si chiede il ritiro del bando esplorativo e del capitolato allegato, pubblicato il giorno 1 marzo 2016 per l’elaborazione delle buste paga, dei servizi stipendiali e le relative attività connesse.
Ecco di seguito il testo:
La storia (che poi è la solita storia di spreco del pubblico danaro) si potrebbe sintetizzare così: In seguito alle indagini nel febbraio del 2015, relative a presunti illeciti nella elaborazione di alcune buste paga (con successiva sospensione dal servizio di tre dipendenti comunali), i servizi stipendiali e le relative attività connesse furono affidate con una procedura urgente ad un consulente esterno, per una somma di circa 2000 euro mensili, iva ed oneri compresi. L’affidamento, prima per tre, poi per quattro mesi fu successivamente ampliato e prorogato fino al 31 gennaio 2016, per una somma mensile di circa 2200 euro complessivi, con successive determine del dr. Paolo De Giuseppe, responsabile del I settore. Con il decreto sindacale n. 2 del 19 gennaio scorso, il servizio (che curiosamente viene denominato “Ufficio”, e non è la stessa cosa) viene sottratto al primo settore ed affidato ad interim al segretario generale neo nominato dr. Beniamino Iorio. Senza entrare nel merito della legittimità dell’affidamento, che potrà essere sempre esaminata, veniamo ai giorni nostri: alla determina n. 3 del 22 febbraio 2016 ad oggetto “Servizio di supporto all’Ufficio per la gestione del personale. Determinazioni.” con allegato “Avviso di manifestazione di interesse” (quella che, almeno fino alla mattinata di lunedì 29 febbraio, è stata pubblicata, per chissà quale alchimia, nelle “Pubblicazioni di Matrimonio” -e non è il solo documento che si… sposa- e dove, per puro caso ho potuto leggerla, prima della frettolosa e corretta collocazione attuale). Concessa una ulteriore proroga al 31 marzo all’attuale affidataria, consulente del lavoro Gabriella Spagnuolo, si passa finalmente al capitolato.
Mi sia consentita una premessa. Allo scrivente non appare adeguatamente verificata e documentata la dichiarazione del dr. Iorio secondo la quale si dà atto “che, in ragione del peculiare oggetto dell’appalto, lo stesso non è reperibile attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento”, riportata nella già citata determina n. 3 del 22 febbraio. E forse siamo in grado di chiarire anche il perché. Qui deve soccorrerci l’attività amministrativa del comune di Serravalle Pistoiese (circa 12.000 abitanti, circa 70 dipendenti… insomma più o meno come Atripalda). Non ci è voluto molto (benedetti motori di ricerca…) ad individuare in analogo capitolato del 2012 di Serravalle il modello pedissequamente utilizzato per la stesura del… nostro. Cosa che ha consentito anche di chiarire alcune, altrimenti misteriose incongruenze. Più volte infatti nel nostro capitolato si parla di “deposito cauzionale” (artt. 6, 12, 13,14,15), solo che non è prevista alcuna cauzione (come invece a Serravalle); oppure come quando si parla di procedura negoziata e di pubblico incanto. E ancora all’art. 2 comma 5, dove si parla di mensilità straordinarie da approntare entro il 5 dicembre (che va bene a Serravalle, ma non ad Atripalda, dove l’affidamento scade il 30 settembre); o all’art. 8 comma 2, dove non viene prevista la percentuale in aumento o in diminuzione, con il corollario che può essere pari al 100% e vanificare di fatto il bando). Notazioni alla quelli mi permetto di aggiungere alcuni punti che generano oscurità interpretative (come nell’art 2, un “propria” che proprio non è chiaro a chi debba riferirsi); o all’art. 16 comma 4 un “anche riservate”). Non sono un esperto di ‘gare e capitolati’ ma con i motori di ricerca…ho un po’ di pratica e viene fuori che, insieme a numerose modifiche normative, entra in vigore un D.M. del MEF (Ministero economia e finanze) che -a me sembra- renderebbe possibili convenzioni tra il Mef e le amministrazioni locali. Una procedura peraltro già attuata in una determina del segretario del Comune di Alpignano in provincia di Torino (17 mila abitanti circa – 80 dipendenti). Ma la sorpresa è il prezzo, perché quello che a noi costa da un annetto oltre 2200 euro mensili, oneri compresi, viene affidato altrove per meno della metà. Insomma una trattativa privata, condotta in emergenza un anno fa… diventa oggi una base d’asta congrua e…prosit!
Avesse avuto un po’ di pazienza l’estensore del capitolato de quo…avrebbe trovato anche un nuovo più recente affidamento del Comune di Serravalle (che unifica procedure stipendiali e servizi finanziari per una base d’asta di 17.000 euro/anno) e numerose ditte che effettuano il sevizio a prezzi (assai più convenienti, a parità di prestazioni, in comuni equivalenti) assimilabili alla convenzione MEF, con servizi attivi in tutta italia. La ricerca avrebbe consentito, superate le prime settimane di emergenza, una più attenta valutazione di modalità e congruità, con un sensibile risparmio di pubblico danaro (https://noipa.mef.gov.it/web/guest/offerta-cosa-fare-per-aderire).
Ma questo ci porta inevitabilmente altrove, ad eventuali relazioni ‘fiduciarie’, o eventualmente ad ex collegamenti societari ed altro, circostanze delle quali potranno occuparsi tutti quelli che ne avessero voglia o dovessero farlo ratione muneris: il segretario Iorio, innanzitutto, che oggi potrebbe assumersi eventuali responsabilità che sono di altri.
Il capitolato, inoltre, come pubblicato sull’albo on line, presenta una vistosa contraddizione ed un micidiale equivoco nella determinazione dell’importo. Alla pagina 2 -Valore dell’appalto- infatti si legge testualmente: “Il valore complessivo dell’appalto è stato stabilito in € 11.400,00 mensili oltre IVA ed accessori, per tutta la durata del servizio (01.04.2016 – 30.09.2016)”. Un’enormità.
Per questi motivi, al fine di evitare ogni possibile conseguenza o contenzioso, segnalo la necessità che la citata determina n. 3 del 22 febbraio (in quanto viziata nelle premesse), il bando esplorativo (in quanto equivoco nelle cifre) ed il capitolato allegato, pubblicato il giorno 1 marzo 2016 (in più parti equivoco e contraddittorio nella formulazione), vengano ritirati ad horas in autotutela.
Tanto in ogni caso si segnala a S.E. il Sig. Prefetto di Avellino, al Sindaco, ai Consiglieri comunali tutti, alla Centrale Unica di Committenza Valle del Sabato e, per il tramite della locale Stazione dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica di Avellino ed alla Corte dei Conti.
Post Scriptum: Segnalo che il Comune di Serravalle Pistoiese potrebbe tornare utile, ove mai si ritenesse di dover affidare la “gestione dei servizi cimiteriali e illuminazione votiva”.
Raffaele La Sala
già consigliere comunale – coordinatore della lista “Piazza Grande”
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