“Salsano, Spagnuolo e le medaglie di… cartone”, nota di Lello La Sala (Piazza Grande)
Pubblicato in data: 12/3/2016 alle ore:18:48 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Da dove vogliamo partire, dai ‘gradi’? Il grado di Capitano (tre stellette) non è previsto dal nostro regolamento comunale. Al comandante del corpo (non al responsabile del settore) è assegnato il grado di Tenente (due stellette), che al più si potrà orlare di rosso, se nel corpo sono presenti altre unità con lo stesso grado. Qualcuno dovrà pure ricordare al nostro Spagnuolo che il Consiglio Comunale di Atripalda ha deliberato (e sostanzialmente ‘ribadito’) l’Istituzione del “Corpo di Polizia municipale”: con tutto quello che ne deriva (si informi) sul piano dell’autonomia e della responsabilità ‘gerarchica’. ‘Corpo’ e non servizio (ma è da un po’ che al Municipio si fa confusione tra uffici, servizi e settori…) come si legge nella Delibera di Giunta n. 27, 11 febbraio 2016, pubblicata l’8 marzo 2016 ad oggetto “Rimodulazione organigramma Uffici e servizi. Modifica delibera di G:C: N. 199/2014”. Proprio il deliberato che, senza alcun rossore e con cinica ipocrisia, ritiene di poter ‘liquidare’ in due mosse la professionalità e l’esperienza del comandante Domenico Giannetta.
Ma torniamo a Salsano. Solo la qualifica di agente o ufficiale di Polizia Giudiziaria e di agente di Pubblica sicurezza e di Polizia amministrativa abilita all’uso della divisa ed allo svolgimento di attività di indagine, contestazione e repressione (dalla elevazione di verbali, alla sanzione amministrativa, fino all’arresto) di eventuali illeciti amministrativi o penali (in applicazione dell’art. 15 del Regolamento che rimanda all’art. 5 Legge 65/86). Si tratta di prerogative e funzioni che si acquisiscono solo attraverso l’inquadramento nell’organico comunale, e nell’organico del Corpo, circostanza assolutamente esclusa dalla legge per il Salsano, per il quale lo stesso sindaco ha parlato ufficialmente, in risposta ad una interrogazione del Consigliere Ulderico Pacia, di ‘locatio operis’ (prestazione d’opera). E quando risponde zitto zitto… fa pure più confusione. Insomma e per capirci… si fosse trovato – o si trovasse ancora – il Salsano in una situazione tale da richiedere un suo intervento urgente ed indifferibile, senza divisa, senza 1) arma di ordinanza e senza qualifica…. avrebbe avuto – o ancora avrebbe – le seguenti opzioni:
1. chiamare il 112 o il 113, come un qualunque cittadino di buona volontà;
2. chiedere l’intervento di un graduato o di un vigile ‘abilitato’;
3. chiamare gente… ma senza fischietto;
4. intervenire (senza eventualmente poter utilizzare l’auto di servizio, per la quale necessita una patente speciale), ma assumendosi personalmente tutte le responsabilità amministrative e penali del suo intervento e senza poter contestare, se fosse necessario, nemmeno il reato di ‘resistenza’ a pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
(funzioni che, a questo punto, si limiterebbero nel migliore dei casi alla pubblicazione di qualche avviso ed al disbrigo interno di pratiche d’ufficio). Se ne deve necessariamente dedurre (pur con tutta la benevolenza possibile) che le funzioni di Sindaco prevedono ‘responsabilità’ maledettamente serie (come quelle del Comandante del Corpo di Polizia Municipale) e si deve prendere atto che, a Spagnuolo, Salsano va bene così… senza divisa, con ridotte funzioni e con un rimborso delle spese documentate per un ammontare annuo di 14.400 euro (che vedremo sulla base di quali ‘pezze d’appoggio’ ed in quale misura saranno liquidate). Tra l’altro una cifra più che doppia dell’indennità di funzione prevista per il comandante Giannetta, che la divisa e le funzioni di comando, prima ancora di trasferirsi ad Atripalda ce le aveva già. E invece -perché come è noto “addò c’è gusto, non c’è pendenza” – ci siamo accontentati di un simpatico e ‘scherzoso’ ex maresciallo in pensione, peraltro con limitate esperienze specifiche nel nuovo ruolo chiamato a ricoprire… che hai voglia a dire… proprio non poteva ‘esercitare’ le funzioni previste da un singolare contratto di lavoro sulla cui efficacia sia consentito di conservare le più ampie riserve, nonostante le ripetute rassicurazioni del sindaco (anche sulla base di un parere del Ministero dell’Interno e di una successiva nota di diniego della Prefettura in merito al “conferimento della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza” del 24 dicembre 2015) solo da poco resa nota dalla stampa.
Ah!, a proposito… L’onorificenza invocata da Spagnuolo per chi da tempo segnalava queste ed altre anomalie, sotto la specie di una medaglia di cartone…, suggeriamo che sia rispettosamente restituita al… mittente. Insomma, la medaglia… sulla vicenda Salsano… il sindaco se la poteva francamente risparmiare. Almeno per non alimentare diffuse e facili ironie. Un clamoroso autogol. Una pena.
Ma torniamo a Salsano. Solo la qualifica di agente o ufficiale di Polizia Giudiziaria e di agente di Pubblica sicurezza e di Polizia amministrativa abilita all’uso della divisa ed allo svolgimento di attività di indagine, contestazione e repressione (dalla elevazione di verbali, alla sanzione amministrativa, fino all’arresto) di eventuali illeciti amministrativi o penali (in applicazione dell’art. 15 del Regolamento che rimanda all’art. 5 Legge 65/86). Si tratta di prerogative e funzioni che si acquisiscono solo attraverso l’inquadramento nell’organico comunale, e nell’organico del Corpo, circostanza assolutamente esclusa dalla legge per il Salsano, per il quale lo stesso sindaco ha parlato ufficialmente, in risposta ad una interrogazione del Consigliere Ulderico Pacia, di ‘locatio operis’ (prestazione d’opera). E quando risponde zitto zitto… fa pure più confusione. Insomma e per capirci… si fosse trovato – o si trovasse ancora – il Salsano in una situazione tale da richiedere un suo intervento urgente ed indifferibile, senza divisa, senza 1) arma di ordinanza e senza qualifica…. avrebbe avuto – o ancora avrebbe – le seguenti opzioni:
1. chiamare il 112 o il 113, come un qualunque cittadino di buona volontà;
2. chiedere l’intervento di un graduato o di un vigile ‘abilitato’;
3. chiamare gente… ma senza fischietto;
4. intervenire (senza eventualmente poter utilizzare l’auto di servizio, per la quale necessita una patente speciale), ma assumendosi personalmente tutte le responsabilità amministrative e penali del suo intervento e senza poter contestare, se fosse necessario, nemmeno il reato di ‘resistenza’ a pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
(funzioni che, a questo punto, si limiterebbero nel migliore dei casi alla pubblicazione di qualche avviso ed al disbrigo interno di pratiche d’ufficio). Se ne deve necessariamente dedurre (pur con tutta la benevolenza possibile) che le funzioni di Sindaco prevedono ‘responsabilità’ maledettamente serie (come quelle del Comandante del Corpo di Polizia Municipale) e si deve prendere atto che, a Spagnuolo, Salsano va bene così… senza divisa, con ridotte funzioni e con un rimborso delle spese documentate per un ammontare annuo di 14.400 euro (che vedremo sulla base di quali ‘pezze d’appoggio’ ed in quale misura saranno liquidate). Tra l’altro una cifra più che doppia dell’indennità di funzione prevista per il comandante Giannetta, che la divisa e le funzioni di comando, prima ancora di trasferirsi ad Atripalda ce le aveva già. E invece -perché come è noto “addò c’è gusto, non c’è pendenza” – ci siamo accontentati di un simpatico e ‘scherzoso’ ex maresciallo in pensione, peraltro con limitate esperienze specifiche nel nuovo ruolo chiamato a ricoprire… che hai voglia a dire… proprio non poteva ‘esercitare’ le funzioni previste da un singolare contratto di lavoro sulla cui efficacia sia consentito di conservare le più ampie riserve, nonostante le ripetute rassicurazioni del sindaco (anche sulla base di un parere del Ministero dell’Interno e di una successiva nota di diniego della Prefettura in merito al “conferimento della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza” del 24 dicembre 2015) solo da poco resa nota dalla stampa.
Ah!, a proposito… L’onorificenza invocata da Spagnuolo per chi da tempo segnalava queste ed altre anomalie, sotto la specie di una medaglia di cartone…, suggeriamo che sia rispettosamente restituita al… mittente. Insomma, la medaglia… sulla vicenda Salsano… il sindaco se la poteva francamente risparmiare. Almeno per non alimentare diffuse e facili ironie. Un clamoroso autogol. Una pena.
Raffaele La Sala – coordinatore di “Piazza Grande”
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Lello, aiutaci ad uscire da questa situazione. Un paese oramai alla deriva.
Anche lei critica Salsano.
La Sala basta lasciatelo in pace
Effettivamente dovrebbero essere di cartone , ma pressato