Inquinamento della valle del Sabato, sarà sottoscritta convenzione tra comuni e Arpac per implementare il monitoraggio ambientale del territorio
Pubblicato in data: 23/3/2016 alle ore:10:00 • Categoria: Attualità •Sarà sottoscritta una convenzione tra i comuni della valle del Sabato e l’Arpac per effettuare un monitoraggio ambientale del territorio. Un’indagine più accurata rispetto a quella standard che richiederà un impegno economico di tutti gli enti che costituiscono il tavolo tecnico. Terminato il censimento sulle attività produttive effettuato attraverso delle schede somministrate dall’Asl con gli enti locali, sarà questo ora il prossimo step da cui partire per effettuare dei controlli capillari su aria, acqua e suolo. E’ questo l’esito del tavolo tecnico sull’inquinamento della valle del Sabato, istituito dal Prefetto di Avellino, e riunitosi ieri sera. Nel corso dell’incontro, svoltosi presso la sala Renato Vincenzo Stranges del Palazzo di Governo e durato oltre due ore, sono state esaminate le schede predisposte dall’Asl, Ufficio territorio e prevenzione, sulla base dei dati sulle emissioni delle aziende presenti sul territorio. Al tavolo i sindaci di Avellino, Atripalda, Manocalzati, Montefredane, Pratola Serra e Prata nonché l’ Arpac. A coordinare i lavori il capo di gabinetto, dottoressa Ester Fedullo: «c’è una forte sensibilità su questo argomento esigenza di intervenire e monitorare il territorio. – illustra il vice prefetto Fedullo -. Dalle analisi fatte periodicamente dall’Arpac nulla è emerso. Nel prossimo tavolo sarà rappresentata concretamente questa convenzione e sottoposta ai singoli amministratori che verificheranno le risorse disponibili. Con lo screening è stato fatto un ottimo lavoro, complesso visto che non vi era questo database sulla tipologia di aziende presenti e il tipo di emissioni che ci sono nell’atmosfera. Ora dobbiamo verificare se ci sono degli elementi che possono essere inquinanti, ma occorre andarli a ricercare perché dalle analisi periodiche condotte dall’Arpac la situazione è tranquilla. Ma per un maggiore garanzia dei cittadini si andranno a ricercare altri elementi più specifici». E’ stato il sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano a guidare questo primo screening : «una riunione positiva. C’è stato tutto un lavoro che è durato un anno per recuperare i dati, un lavoro di indagine conoscitiva di che cosa c’è, sulla tipologia delle aziende presenti, che lavorazioni effettuato, il numeri di addetti impiegati e quanti punti di emissione ci sono. Un dato di partenza da cui poterci muovere. Il primo step sostanzialmente è stato superato. Questa sera abbiamo concertato da qui a breve di sottoscrivere una convenzione tra i comuni con l’Arpac per capire i nuovi tipi di intervento per effettuare il monitoraggio ambientale. L’aspetto fondamentale è che si è creata una sinergia positiva tra enti, istituzioni e imprenditori e tutti insieme stiamo lavorando in questa direzione. C’è stata infatti una forte collaborazione degli imprenditori, circa il 75%».
«Un incontro molto proficuo – commenta il vicesindaco del comune capoluogo, Maria Elena Iaverone -. Siamo partiti da un monitoraggio ambientale che è stato effettuato da tutti i comuni in condivisione con l’Asl coordinati dal sindaco Tropeano. Uno screening di tutte le aziende , le tipologie e le emissioni ». L’assessore all’Ambiente del comune di Atripalda, Antonio Prezioso, chiede di conoscere l’incidenza delle neoplasie: «e’ un primo risultato rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissati con l’istituzione di questo tavolo permanente nel luglio 2015. Noi chiediamo dati scientifici rispetto alla salubrità dell’aria, dell’acqua e dei terreni delle nostre città e inoltre capire, su dati statistici, se l’incidenza delle neoplasie rientrano in quella che è la norma oppure se ci sia un’incidenza maggiore che richieda un impegno più approfondito per capirne i motivi. Il rappresentante dell’Asl, dottor Morrone, ha fatto presente che il Registro dei tumori, di cui tutti parlano, è di competenza regionale ed è stato istituito solo nel 2013. Ho richiesto infine per l’ennesima volta l’installazione di una centralina mobile ad Atripalda, cosa finora non avvenuta».
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