Morte Nicola Rauseo in Thailandia, Giulio Urciuoli: “Temo che la famiglia vada incontro allo stesso mio calvario per Marcello. Lo Stato intervenga”
Pubblicato in data: 27/4/2016 alle ore:10:25 • Categoria: Cronaca •Il caso di Nicola Rauseo, il commercialista irpino trovato cadavere nel suo albergo a Phuket in Thailandia, scuote anche Atripalda che ricorda la triste vicenda di Marcello Cucciniello, il giovane atripaldese morto lo scorso settembre in un incidente stradale sull’isola di Koh Samui dove era in vacanza con un amico. «Temo che la famiglia di quest’uomo vada incontro allo stesso mio calvario vissuto in terra straniera senza alcun aiuto materiale e morale ricevuto dall’Ambasciata italiana», queste le parole di Giulio Urciuoli, lo zio di Marcello che più volte ha denunciato l’assenza di supporto da parte dei rappresentanti italiani in Thailandia nei giorni trascorsi tra l’isola di Koh Samui e Bangkok per compiere l’iter di rimpatrio della salma del nipote. «A distanza di mesi ancora non ho avuto risposte soddisfacenti dall’Ambasciata Italiana né dal nostro Governo nonostante la solidarietà del Presidente del Consiglio Renzi – prosegue Urciuoli –. Il nostro Paese a quanto pare non garantisce tutele agli italiani all’estero a meno che essi non siano imprenditori pronti ad investire». Parole colme di rabbia e rancore per una perdita che aspetta ancora chiarezza: «Mi chiedo a cosa serva questo sistema di ambasciate dai costi esorbitanti di 2 miliardi di euro all’anno se, nel momento del bisogno, non riescono a fare nulla di concreto per aiutare un connazionale. Forse, se avessero approfondito in maniera più accurata, anche la sorte di Giulio Regeni in Egitto sarebbe stata diversa».
La famiglia di Marcello, dunque, invoca nuovamente l’intervento da parte del Governo italiano affinché «faccia pressioni per stabilire la data del processo e avere così modo di fare giustizia rispetto alle responsabilità di quanto accaduto a mio nipote». Un appoggio è stato incassato da parte del deputato irpino del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia che ha posto due interrogazioni parlamentari proprio per smuovere l’attenzione sul ruolo delle ambasciate alla luce di quanto accaduto a Marcello ma anche per evitare simili accadimenti: «Mi auguro che in quest’ultimo tragico caso di Nicola Rauseo l’ambasciata abbia un ruolo fattivo e che il Console Onorario, il cui ruolo ancora non mi è chiaro, faccia qualcosa di più che consigliare ristoranti come, invece, ha fatto con me quando cercavo disperatamente il modo di riportare il corpo di mio nipote a casa». Accuse, dunque, rivolte ai rappresentanti italiani all’estero: «se una persona arriva in terra straniera e torna in Italia cadavere è sacrosanto avere chiarimenti e non sentirsi abbandonati».
mi dispiace molto