Eventi in Irpinia, intervista a Santino Barile: «c’è bisogno di una seria ed efficace promozione della mole sterminata di giacimenti turistico-culturali di cui è ricca la Campania»
Pubblicato in data: 15/8/2016 alle ore:12:00 • Categoria: Cultura, Le interviste di AtripaldaNews •«C’è bisogno di una seria ed efficace promozione della mole sterminata di giacimenti turistico-culturali di cui è ricca la Campania». Ne è convinto il dottor Santino Barile, già presidente dell’Ept di Avellino, alla luce della pubblicazione da parte di Palazzo Santa Lucia delle risorse da destinare agli eventi di promozione del territorio regionale.
Che idea si è fatta della programmazione regionale che tra festival e rassegne ha assegnato all’Irpinia poco più di un milione di euro per manifestazioni culturali e turistiche?
«Un pregevole commento del direttore Generoso Picone , apparso sulle colonne di questo quotidiano qualche giorno fa, fotografa realisticamente lo “stato di salute” della cosiddetta “programmazione”della Regione Campania, in ordine agli strumenti di promozione e valorizzazione afferenti le politiche regionali per turismo e cultura, nel quadro della “rigenerazione urbana” di cui al Poc Campania 2014-2020. Le riflessioni succitate colgono nel segno allorquando l’articolista sottolinea che meccanismi e scadenze dei corrispondenti bandi regionali, sono di quanto peggio ci possa essere per pianificare azioni di tipo culturale e promozionale, lasciando campo libero alla improvvisazione e al congestionamento , nonché alla sovrapposizione di date delle varie manifestazioni. Questo, a parere di chi scrive, potrebbe essere il “male minore” della vicenda, ricercando invece nel “meccanismo attuativo” la chiave di volta per una seria ed efficace promozione della mole sterminata di giacimenti turistico-culturali di cui è ricca la Campania».
Quali secondo lei dovrebbero essere invece gli obiettivi da perseguire e le strade da percorrere?
«Orbene, chi non v’è chi non veda, che l’obiettivo finale della promozione turistica, è quello di convogliare flussi sempre maggiori di visitatori sia delle aree turisticamente “mature” che in quelle in fase di “crescita”. La creazione di valore aggiunto territoriale in campo turistico si ottiene esclusivamente mediante l’incremento delle “presenze” nelle strutture ricettivo-alberghiere di ogni ordine e grado. Già nel 2006, in qualità di Presidente dell’Ept di Avellino, feci pervenire all’allora assessore al Turismo e ai Beni Culturali, onorevole Marco Di Lello, uno studio di fattibilità circa la “revisione dei meccanismi di incentivazione e promozione per i siti turistici e culturali della Regione”».
Che contributi erano emersi da questo studio di fattibilità?
«In estrema sintesi suggerivo di : a) obbligare gli Enti Locali, in qualità di beneficiari finali dei bandi, alla sottoscrizione di protocolli di intesa e/o partnership vincolanti con le associazioni datoriali delle strutture ricettive al fine di monitorare l’effettivo incremento delle presenze, realizzato a seguito delle manifestazioni contenute nei progetti preliminari e definitivi; b) stabilire una serie di premialità e penalizzazioni per le Amministrazioni che, rispettivamente, superano o falliscono l’entità dei targets incoming dichiarati; c) definire in sinergia e d’intesa con il settore “formazione” della Regione, con la fattiva partecipazione delle associazioni del settore turistico-alberghiero, corsi di “Alta Formazione Turistica”, per giovani dai 18 ai 35 anni, dai effettuarsi nei mesi antecedenti le manifestazioni; d) “dulcis in fundo” l’invito a pubblicare i bandi, e renderne note le graduatorie, entro e non oltre il 28 febbraio ed il 30 settembre di ciascun anno, rispettivamente per la programmazione estiva ed invernale delle manifestazioni».
Suggerimenti in grado di imprimere davvero quella svolta attesa da tempo?
«Queste sono solo alcune delle “linee guida” contenute nel progetto di revisione innanzi citato. Dovrebbe a questo punto emergere la volontà forte dell’Amministrazione regionale nel privilegiare questi aspetti, che garantirebbero anche un forte ritorno in chiave occupazionale, per un settore sicuramente d’avanguardia».
Più che interessarsi di eventi, l’amministrazione dovrebbe interessarsi degli alberi di via Appia, civici 80/ 82 ( case popolari) pieni di zecche.
Se non ne sono convinti, i residenti ne possono far avere una Campionatura.