Isola pedonale in piazza Umberto, intervento di Luigi Caputo (Prc): “negativa la marcia indietro dell’Amministrazione”
Pubblicato in data: 18/8/2016 alle ore:21:09 • Categoria: Politica, Prc •“Una delle prime iniziative organizzate da Rifondazione Comunista ad Atripalda, nei primi anni duemila, fu una petizione popolare per la realizzazione di un’isola pedonale in piazza Umberto I. Avevamo salutato perciò con favore, unito in verità a un senso di sorpresa, la decisione della Giunta comunale di procedere alla chiusura domenicale estiva, in determinate fasce orarie, della piazza al traffico automobilistico. Adesso Atripalda è ripiombata, purtroppo, in una situazione di normalizzazione regressiva. La marcia indietro dell’Amministrazione, che ha limitato l’isola pedonale alla fascia pomeridiana, nella quale la piazza è semideserta, ne ha infatti decretato sostanzialmente la fine.
E’ bastata una levata di scudi delle solite lobbies, insieme alle lamentazioni del partito degli “autodipendenti”, per determinare tale inglorioso dietro-front. Le critiche hanno battuto il solito tasto dell'(asserito) calo delle presenze in piazza: a tale rilievo si sarebbe dovuto replicare, come avrebbe fatto un’Amministrazione che si rispetti, che il successo di un provvedimento di questo tipo non va certo ricercato unicamente nell’immediato, trattandosi di una scelta destinata ad incidere su abitudini radicate nel tempo. Contraddittoria appare perciò la giustificazione, rispetto alla ritrattazione in questione, fornita dal sindaco Spagnuolo, che, scomodando addirittura Einstein, si è appellato all’”intelligenza che si misura con la capacità di cambiare”, laddove è proprio quest’ultima a latitare clamorosamente tra le fila della maggioranza che guida Atripalda. Addirittura risibili appaiono poi le spiegazioni dell’assessore Prezioso, il quale si è trincerato dietro l’impossibilità di organizzare nel periodo estivo “manifestazioni di intrattenimento”. Ecco, siamo sempre fermi all’idea che l’isola pedonale sia un fastidio di cui si debba essere in qualche modo risarciti, e non un beneficio in sé, come le immagini, purtroppo rivelatesi effimere, di una città meno esposta all’inquinamento (di ogni sorta) e, almeno una volta la settimana, a misura di persona, e quindi pienamente vivibile, possono testimoniare”. E’ quanto si legge nella nota a firma di Luigi Caputo, esponente del Partito della Rifondazione Comunista di Atripalda.
Caro Gigino, le scelte si fanno con intelligenza e non con i piedi.
Abbiamo una Piazza enorme, che di per sè, è già un isola pedonale.
Manca solo un effettivo controllo della stessa.
Ieri 17 alle ore 11, mentre si passeggiava per la Piazza, senza alcun problema, saliva un auto, e comodamente scaricava vettovaglie per poi, dopo aver fatto il tutto con comodità, si allontanava. Dimmi tu che parliamo a fare se succedono cose di questo tipo?????!
Non mi sembra che il sindaco abbia fatto marcia indietro senza fare una giusta valutazione..l esperimento è durato circa due mesi…la piazza era sempre più deserta e desolante. E poi se vogliamo parlare di smog..a che serve chiudere la piazza se poi il traffico si concentrano nelle strade limitrofe?
gigino non fare publicta politica come altri ok
ipocrisia “un tanto al chilo”.
Mancava la bandiera della sinistra ideologica sull’infelice esperienza dell’isola pedonale all’amatriciana.
Tutti siamo per la pedonalizzazione, per l’ambiente, e per ogni cosa che ci migliora la vita.
Ma il quesito era diverso: quella cosa raffazzonata proposta la domenica ad Atripalda era coerente con una politica ambientale della città? era raccordata ad altre iniziative a tutela dell’aria, dell’acqua, del verde, dei ciclisti, dei pedoni?
No. era una cosa all’atripaldese.
Questo è il punto, senza demagogia e senza appesantimenti politici (di destra e di sinistra, a me interessa il risultato)
NESSSUN PROBLEMA
Visto che non sono ancora in attività, metterei un paio di buste nere della Monnezza per coprire i segnali messi da diversi mesi.a via Pianodardine per i parcheggi a pagamento.