Tesseramento Pd, il circolo di Atripalda: “nessun clima ostile o codicilli di cui parla il sindaco”
Pubblicato in data: 2/3/2017 alle ore:14:35 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Il coordinamento del Pd di Atripalda ha appreso con piacere, dalla stampa, dell’iscrizione online del sindaco Paolo Spagnuolo e di altri cittadini alla nostra comunita’ che si chiama Partito Democratico. Felici, tanto che avremmo con piacere ricevuto il nostro sindaco nei fine settimana stabiliti ed ampiamente comunicati di febbraio, in cui siamo stati aperti per ricevere le richieste di rinnovo ed iscrizione. Evidentemente il tesseramento online non era “l’unico modo possibile” come ha sostenuto Paolo Spagnuolo.
Tuttavia, in riferimento a quanto spiegato al consigliere comunale Lello Barbarisi in merito alla procedura che si riserva a chi appartiene a gruppi consiliari diversi da quelli del Pd (Statuto- Articolo 2-comma 9) , ci e’ sembrato opportuno spiegare per il senso di responsabilità che ci appartiene, a chi liberamente ha scelto di aderire al nostro Partito, che lo stesso e’ regolamentato da uno Statuto a cui tutti gli iscritti devono fare riferimento.
Ma siamo certi non fosse questo “il clima ostile” o i “codicilli” di cui parla il sindaco Paolo Spagnuolo. In merito alle primarie ci teniamo a ricordare al sindaco, sperando di farlo presto nel luogo comune che ormai è il Pd, che il nostro circolo, da mesi, sta portando avanti una riflessione comune su come prepararsi ad affrontare le prossime amministrative. Riflessione che appartiene ai nostri iscritti, alla nostra comunità, unica titolata a decidere lo strumento di partecipazione e di selezione del candidato sindaco che riterrà più opportuno. Le ambizioni personali all’interno di una comunità’ in cui si e’ deciso di appartenere, seppur lecite, si legittimano all’interno della stessa.
DALLA SITUAZIONE DELLA BANDIERA DA KOME STA NELL’ALLOGGIO(IL VECCHIOMSI)))QUESTO pd SEMBRA UN partitucolo di DESTRA?
ILSOLITO pci.
STATEVI A CASAA
Quel luogo comune che ormai è il pd… E una perla di consapevole autoironia oltre che una elementare verità. Fuori l’autore!