Compostaggio di comunità, l’Amministrazione Spagnuolo candida la città ad ospitare l’impianto
Pubblicato in data: 27/3/2017 alle ore:15:43 • Categoria: Comune •Il compostaggio di comunità sarà una realtà anche ad Atripalda. La Regione Campania, infatti, con il decreto dirigenziale n° 71 del 22 febbraio 2017 ha approvato l’avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla localizzazione di impianti di compostaggio di comunità per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani. Per chiarire ai non addetti ai lavori il compostaggio di “comunità” riguarda l’utilizzo di macchine adatte al trattamento in loco di frazioni organiche prodotte da piccole comunità; tali macchine si collocano a metà tra il grande impianto e la compostiera domestica. In questi piccoli impianti, il processo aerobico viene condotto e accelerato da un continuo apporto d’aria. L’avviso prevede la fornitura di due tipi di impianti T2 che ha una capacità di trattamento di 60/t annue e T3 che prevede una capacità di trattamento di 130/t annue. L’installazione è possibile presso aree o locali che abbiano i seguenti requisiti: locale ospitante l’impianto e il relativo biofiltro; deposito coperto per la lavorazione dello strutturante; deposito coperto per la maturazione post-trattamento; locale di ricovero e annesso servizio igienico per il personale addetto all’impianto.
La comunicazione della Regione è arrivata al nostro ente a inizio marzo; il giorno 17 marzo è stata inviata la manifestazione di interesse, corredata di tutte le informazioni richieste nell’avviso. Il compostaggio è una pratica già conosciuta ed attivata nel nostro comune nel dicembre 2014, quando abbiamo dotato tutte le famiglie che hanno un giardino di una compostiera domestica, dando in questo modo la possibilità di usufruire di uno sconto del 10% sulla parte variabile della TARI. Con il compostaggio di comunità si potrebbe fare un passo avanti notevole nella qualificazione della nostra città rispetto al trattamento dei rifiuti, facendo anche avere al comune un risparmio notevole. Dobbiamo infatti tenere conto che ad Atripalda si producono circa 1500 tonnellate di frazione umida e come sappiamo non tutti i rifiuti organici sono trattabili con il compostaggio. Quindi è impensabile smaltire tutta la frazione organica prodotta ad Atripalda solo con questo metodo. Però possiamo avviare un percorso sano e cominciare a pensare ai rifiuti in maniera diversa. Cosa indispensabile per il futuro.
Antonio Prezioso
Assessore all’ambiente
Lascia un commento