Accordi di valorizzazione per il parco archeologico di Abellinum e Dogana Dei Grani. Barbarisi: «così il Comune entrerà nella gestione di pezzi importanti del proprio patrimonio storico-artistico e archeologico»
Pubblicato in data: 5/4/2017 alle ore:10:23 • Categoria: Attualità, Comune •Due accordi di valorizzazione per il parco archeologico di Abellinum e la Dogana Dei Grani. L’Amministrazione Spagnuolo, in questo scorcio di fine consiliatura, prova ad accelerare, per stringere due protocolli d’intesa fondamenti per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della cittadina del Sabato.
«Attraverso due distinti accordi di valorizzazione a farsi, uno con la Soprintendenza Archeologica, l’altro con la Direzione Generale Musei – Polo Museale della Campania, il Comune di Atripalda entrerà nella gestione di alcuni pezzi importanti del proprio patrimonio storico-artistico ed archeologico – illustra il delegato ai Lavori Pubblici e alla Cultura, Lello Barbarisi -. Nello specifico contribuirà alla gestione del Parco di Abellinum e della Dogana dei Grani-Museo Antiquarium di Abellinum. Resta da vedere se lo farà con risorse proprie oppure incaricherà strutture qualificate. In realtà abbiamo preso questo impegno con la Soprintendente Casule qualche settimana fa e dopo una serie di incontri, ella ulteriormente provvederà con risorse del Ministero alla messa in sicurezza del parco, al completamento della struttura di ricezione e con ogni probabilità anche al recupero delle terme che si trovano poco distanti dalla Domus».
Si chiamerà Accordo di Valorizzazione, una revisione del protocollo d’intesa già esistente tra il Comune di Atripalda e la Soprintendenza Archeologica.
«Dunque in attesa di una riapertura piena ed ufficiale – prosegue Barbarisi -, questo patto avvicinerà ancora di più la città alle sue antiche origini. E’ bene qui anche ricordare che il nuovo ingresso sarà proprio dal centro città». Nel parco archeologico di Abellinum dissequestrato e riaperto al pubblico dalla Soprintendenza ha già ripreso intanto le visite guidate.
Stesso ragionamento si farà per la Dogana dei Grani. «Si, infatti, dopo un proficuo confronto con l’architetto Manuel Guido, direttore del II Servizio della Direzione Generale Musei – Gestione e Valorizzazione del Patrimonio, abbiamo convenuto sulla necessità anche in questo caso di impiantare un accordo di valorizzazione – continua il delegato ai Beni Culturali -. A breve quindi si procederà anche ad un sopralluogo per la verifica della struttura e degli spazi. Una volta ultimati i passaggi tecnici si opererà la revisione del comodato d’uso in essere tra ministero e comune. Questo in altre parole – dice Barbarisi – significa che il novanta per cento degli spazi torneranno nella disponibilità della città e per la gestione del Museo Antiquarium di Abellinum all’interno della Dogana ci sarà anche una disponibilità gestionale da parte del comune. Mi sembrano dei buoni risultati quelli che andiamo a conseguire soprattutto se inquadrati in una gestione diretta del patrimonio, cosa che io auspico ci possa essere in un futuro prossimo per il nostro sistema museale. Intanto aspettiamo buone notizie dalla regione per il finanziamento del progetto di Rigenerazione Urbana di Piazza Sparavigna – Dogana dei Grani».
L’Amministrazione vuole fare della Dogana una piazza coperta della città, crocevia di avvenimenti culturali da destinare anche ad attività di restauro, immaginandovi all’interno una serie di attività che consentano un mantenimento autonomo della struttura attraverso lo svolgimento di attività negli spazi concessi in locazione. Attività che siano compatibili con il pregio e il decoro che si deve alla struttura. Mentre il salone centrale potrà avere un molteplice funzionalità per ospitare piccoli concerti, mostre, convegni o che possa essere la piazza invernale dove l’atripaldese si sposta perché fuori magari piove e o fa freddo, collocandovi anche un presidio dei vigili urbani.
Che la Dogana debba essere usufruita da tutti i cittadini di Atripalda è un auspicio consolidato nella mente di tutti noi .
Si dovrebbe cominciare a liberare i locali occupati dal punto di ascolto per i giovani. Non serve a niente. Oggi internet è su tutti i telefonini . I locali al piano terra dovrebbero ritornare ad avere l’accesso dall’esterno come una volta e dovrebbero essere fittati a tutte le associazioni . Avremmo una piazza più viva e l’Amministrazione intrioiterebbe dei soldi. Sarebbe veramente bello tutto questo . Ci sarà mai qualcuno che riuscirà a farlo?
ennesimo fallimento dell’amministrazione Spagnuolo, solo proclami sui beni storici e architettonici.