Taglia il traguardo di un quarto di secolo la prestigiosa rassegna di Musica da Camera “I Luoghi della Musica”: questa mattina si presenta il Festival nella Sala Consiliare
Pubblicato in data: 29/6/2017 alle ore:08:00 • Categoria: Cultura •Taglia il traguardo di un quarto di secolo la prestigiosa e ormai collaudata Rassegna di Musica da Camera “I Luoghi della Musica” organizzata in Irpinia dalla Associazione Musicale Internazionale “A.Toscanini”. I concerti della XXV edizione del Festival itinerante, che prenderanno il via sabato 1 luglio per concludersi nel mese di settembre, si svolgeranno nei comuni di Atripalda, Avellino, Grottaminarda, Gesualdo, Montefalcione e Tufo.
Quest’anno la rassegna ha visto l’importante novità dell’anteprima internazionale svoltasi a Cracovia a fine maggio, realizzando così nella città polacca una tappa significativa de “I Luoghi della Musica on the world”. Un riconoscimento, considerato che è stato infatti l’unico Festival irpino ad essere stato inserito nell’iniziativa “Notte Italiana” promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, al fine di valorizzare e promuovere il territorio di Avellino e la cultura campana.
«Venticinque edizioni rappresentano un importante traguardo – racconta il presidente dell’associazione, la pianista Antonella De Vinco – durante il percorso ho incontrato molte difficoltà, tuttavia ho sempre creduto in questo progetto e sono molto soddisfatta degli obiettivi raggiunti. Il fatto che quest’anno il Festival sia stato inserito nella programmazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia oltre a rappresentare una grande opportunità di visibilità internazionale e un riconoscimento di qualità è la testimonianza che vale sempre la pena scommettere quando alla base c’è una valida e forte motivazione. Porgo un sentito e personale ringraziamento a tutti coloro che negli anni hanno contribuito alla crescita e al successo di questa iniziativa, agli storici “Amici del Festival” che, apprezzando la qualità della manifestazione, hanno voluto legare ad essa i loro prestigiosi marchi, con l’augurio che possa costituire una interessante occasione di piacevole fruizione musicale e culturale».
L’evento sarà presentato in conferenza stampa, questa mattina, alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Atripalda. Interverranno il sindaco del comune del Sabato, quello di Montefalcione e gli assessori alla cultura, turismo e attività produttive dei comuni di Atripalda, Avellino e Grottaminarda. Chiuderà la conferenza il presidente dell’Associazione Toscanini, la pianista Antonella De Vinco.
Come lo scorso anno i primi quattro concerti di apertura del Festival si svolgeranno presso il suggestivo Chiostro di Santa Maria della Purità di Atripalda. Quattro gli appuntamenti previsti nella cittadina del Sabato, tutti di grande qualità con la presenza di artisti di altissimo profilo: l’apertura del Festival è prevista per sabato 1 luglio alle ore 20.15 ed è affidata al Klaviol Triocon un accattivante programma“Stagioni del Novecento fra cinema, teatro e contaminazioni”. Si prosegue il 2 luglio con la performance del Duo De Nittis col programma “I Colori della Musica”. Il 7 luglio, ad esibirsi sarà il pianista bulgaro Jeorgi Mundrov, musicista di fama internazionale.
Non poteva poi mancare a chiusura dei quattro appuntamenti atripaldesi la serata dedicata alle Giovani promesse che si svolgerà l’8 luglio. Il 23 luglio a Grottaminarda l’evento “Dal salotto alla’America” con il Quartetto dell’Accademia Sannita. Il 28 invece tappa a Gesualdo nella splendida e storica cornice del Castello. Il 4 agosto “ArmoniEstate” a Monefalcione nel suggestivo Chiostro situato all’interno del complesso dell’ex Monastero dei Benedettini di Montevergine – S. Maria di Loreto. Il 15 settembre la Cappella della Ss. Annunziata di Avellino ospiterà il concerto “Gli incantamenti…dal vecchio al nuovo mondo”. Infine è prevista l’organizzazione di uno o più “special event” da localizzare in borghi suggestivi o in siti caratteristici, quali il Palazzo ex miniera Di Marzo a Tufo, che per la loro storia e le loro tradizioni culturali contribuiscono a rendere unico il territorio dell’Irpinia.
Diteci quanto costa alla collettività lo svolgimento di questi concerti. Non era meglio devolvere ai bisognosi?
Bravo Mario la penso come te sono soldi spesi inutilmente