Raid notturno all’Utc, proseguono le indagini dei Carabinieri. La Sala (Piazza Grande): «E ora per chi suona la campana?»
Pubblicato in data: 13/9/2017 alle ore:07:30 • Categoria: Cronaca, Lista "Piazza Grande", Politica •Chi e perché ha violato le stanze dell’Utc? E’ questo l’interrogativo al quale vogliono dare una risposta i Carabinieri della Stazione di Atripalda dopo il secondo raid notturno posto in essere ai danni dell’Ufficio tecnico del Comune di Atripalda.
Gli uomini del Comandante Costantino Cucciniello sono ritornati più volte presso l’edificio di piazzetta Pergola che ospita gli uffici tecnici, per effettuare dei sopralluoghi e cercare di rilevare possibili impronte a cui dare un volto.
Due intrusioni in meno di dieci giorni che presentano le stesse modalità e che ora preoccupano non poco l’Amministrazione comunale che ha deciso di correre ai ripari con l’installazione a breve di un sistema di videosorveglianza.
Nel primo raid di fine agosto i ladri si sono introdotti nell’archivio urbanistico della cittadina del Sabato dopo aver forzato la finestra del bagno di una delle stanze al primo piano dell’edificio dove ha sede l’Ufficio tecnico comunale, dirigendosi nella parte dell’immobile che ospita le stanze dei funzionari che si occupano della pianificazione urbanistica. Alcuni uffici erano chiusi a chiave, altri aperti. All’interno di alcune stanze sono stati messi a soqquadro gli scaffali e alcuni documenti e fascicoli buttati a terra. Dai controlli effettuati dai funzionari e dirigenti el settore non mancherebbe nulla dai fascicoli riguardanti il nuovo Piano regolatore e anche quelli attenzionati dalla magistratura avellinese.
Il secondo episodio, secondo gli inquirenti, si sarebbe verificato durante lo scorso weekend. Come un gioco da ragazzi, visto che l’edificio non è dotato di telecamere interne ed esterne né di allarme, i ladri sono entrati sempre da una finestra del bagno dell’edificio di piazzetta Pergola portando via questa volta però un computer quasi nuovo dall’ufficio dell’ingegnere Gianfranco Molinario, in aspettativa fino a fine anno, e momentaneamente dato in dotazione all’architetto Giuseppe Cocchi, mentre con una grossa pietra hanno infranto un monitor presente nella stessa stanza.
Una ripetizione che preoccupa non poco anche “Piazza Grande”. «Siamo piuttosto preoccupati perche da un ufficio sensibile come l’ufficio tecnico si entra e si esce senza nessuna formalità specialmente di notte e dalle finestre pare – dichiara l’ex sindaco e presidente di “Piazza Grande”, Lello La Sala -. Si tratti di bravate o di altro, e toccherà agli inquirenti, ai Carabinieri stabile che altro, preoccupa la leggerezza con cui un episodio del genere non ha suggerito neppure l’adozione tempestiva di elementari misure di sicurezza. Sarebbe per esempio bastato chiudere le finestre. Questa volta è stato asportato un computer, riferisce la cronaca. Ed ora per chi suona la campana?».
A breve quanto …e port’ ‘e fierro? ce la facciamo per il prossimo…week end?